Ti sei mai chiesto da dove arriva l’abitudine di donare un cesto di cibo?
Di origini pagane, questa usanza nacque durante le feste chiamate Saturnali (217 a.c.). Il Dio Saturno veniva considerato il protettore del raccolto e dell’agricoltura. Particolare era la credenza che il Dio Saturno se ne andasse in giro per la terra, e solo dopo il solstizio d’inverno tornasse nell’aldila’. Prima che cio’ avvenisse, bisognava fargli delle offerte donando cesti pieni di cibo. In modo che una volta nelle profondita’ della terra, Saturno stimolasse la produzione dei raccolti.
I romani usavano donarsi dei cesti con alloro e frutta secca. Questi cestini, erano chiamate “sportule”. Cestini fatte di vinimi e Sparto ( pianta erbacea molto resistente. Le sue foglie venivano intrecciate per dar forma ai cesti. Sportula ha il significato di mancia, compenso.
La sportula era il cesto che i potenti davano ai loro aiutanti la mattina ( salutatio mattutine) come compenso per dei lavori svolti.
L’usanza e’ poi ripresa dopo le guerre. I nostri antenati vivevano in un periodo di poverta’ e scarsita’ di cibo. A Natale quindi si regalavano i prodotti lavorati nella fattoria: formaggi, grano, pane, legumi, salami. Il tutto presentato all’interno di una cesta. C’e’ da sottolineare che queste ceste non si regalavano a familiari o conoscenti, ma alle personalita’ del paese, quali il dottore di famiglia, il Sindaco, il Parroco. Solo ai giorni nostri il cesto viene regalato ai propri familiari e amici. Un mix di prodotti di alta qualita’ e prodotti di nicchia. Come i nostri ovviamente.